Era il lontano 1989, avevo quasi 15 anni, ed ero con i miei compagni di liceo sotto i portici di Cava de’ Tirreni, quando sento confabulare tra un gruppo di sconosciuti l’organizzazione di una sfida. Alcuni scommettevano , o meglio aizzando Oreste ad arrampicarsi sotto una volta del portico, fare un numero infinito di trazioni su un bordo, il tutto per recuperare un palloncino gonfiato ad elio sfuggito ad un bimbo.
Allora, va fatta una premessa, io sono come tanti arrampicatori, uno di quelli che prima di scoprire come alimentare la naturale propensione, ero per gli amici la classica scigntell… (scimmietta), sarebbe a dire che mi arrampicavo sempre, o meglio non avevo mai smesso, ed ogni scusa era buona per farlo, dal recuperare un pallone in un balcone al prendere su un albero i frutti più alti.
Insomma al sentire che c’era uno come me mi incuriosì molto e non so se si trattasse di competizione, e non ricordo nemmeno se poi quel bimbo riebbe il palloncino, fatto sta che il giorno dopo Oreste mi portò a scalare al Santo (San Liberatore).
E’ strano, ho una pessima memoria, eppure ricordo perfettamente quel primo giorno al Santo, scalai malissimo, con delle scarpe da basket e scesi tutto graffiato, ma nonostante tutto ne rimasi folgorato …mentre Oreste chiodava con il pianta spit “Addio al celibato” … il suo, e fu lì che tutto ebbe inizio.
Oggi, dopo più di 30 anni siamo spinti a voler dare delle opportunità ai giovani ed al territorio con una diversa maturità raggiunta dopo tanti sbagli e tante esperienze, alimentati dal profondo amore per la propria terra, dall’amore per la comunità a cui apparteniamo, ma principalmente da questa sana dipendenza di scalare
Nasce Radici con questi buoni propositi, l’ambizione di una palestra per mia figlia e la tua, e aiutare perchè l’ambiente naturale sia in sicurezza e sempre meglio valorizzato
almeno ci vogliamo provare.
